Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Bourg-en-Bresse: architetture gotiche e polli più famosi di Francia

Bourg en Bresse vue aerienne©Herwey Ville Bourg en Bresse

Il Monastero reale di Brou è un capolavoro del gotico fiorito. Gioiello di Bourg-en-Bresse. L’emozione che procura la vista vale il viaggio. La storica capitale di la Bresse e nota anche per gli spettacoli estivi “son et lumière”, per la gastronomia e il “poulet de Bresse” doc.

Bourg-en-Bresse Chiesa-facciata_MRB©Berthe
Facciata della Chiesa (ph: MRB©Berthe)

Poco a nord di Lione, prima di arrivare in Borgogna, si attraversa la Bresse. Chissà quanti di voi hanno percorso questo itinerario, che è poi quello che dall’Italia porta a Parigi. Ma si sa, spesso si ha fretta di arrivare e viaggiando in autostrada, si trascurano regioni che invece meritano la visita o una sosta. Come la Bresse appunto e in particolare la sua storica capitale, Bourg-en-Bresse.
Partiamo subito parlando del gioiello di Bourg-en-Bresse, che si trova appena fuori città: il Monastero reale di Brou, uno di quei monumenti per cui le guide Michelin usano la frase “vaut le voyage”, vale il viaggio. E’ un capolavoro del gotico fiorito e le sue guglie, gli archi traforati, i pinnacoli procurano una vera emozione quando li si scopre per la prima volta.

Mi è capitato di visitare questo monumento in varie stagioni dell’anno e, anche d’inverno, vedere apparire poco a poco dalla nebbia i finestroni e le decorazioni della facciata, la copertura di tegole colorate in quattro tonalità ha una magia tutta particolare. Immaginiamo l’impressione di stupore provocata nei viaggiatori di inizio Cinquecento, quando questo monumento, appena completato, di ergeva solitario in aperta campagna.

Monastero di Brou, atto d’amore e simbolo di potere
Bourg-en-Bresse Portrait_Marguerite_d_Autriche©HugoMaertensMRB
Ritratti di Margherita d’Austria (ph: ©HugoMaertensMRB)

Forse era proprio questo l’obiettivo a cui puntava nel 1506 Margherita d’Austria quando lanciò il progetto della costruzione del monastero che è al tempo stesso un atto d’amore e un simbolo di potere. E qui bisogna fare un accenno alla vita di Margherita d’Austria, a cui il destino riservò non poche vicissitudini. Lei, figlia di Massimiliano I d’Asburgo, imperatore d’Austria, quando il 5 agosto 1502 arriva a Bourg, allora una delle capitali del Ducato di Savoia, con il suo sposo Filiberto il Bello di Savoia è già al terzo matrimonio. Si erano sposati pochi mesi prima, nel dicembre del 1501, hanno entrambi 21 anni: un matrimonio felice ma destinato a durare solo tre anni.

Il 10 settembre 1504, a seguito di una partita di caccia, Filiberto muore e a 24 anni Margherita si ritrova vedova. “Come prova d’amore per il principe defunto, inconsolabile dopo la morte del suo caro sposo, si fece tagliare i suoi bei capelli dorati e così pretese dalle sue dame più vicine; decise inoltre di onorare il luogo in cui il corpo del suo defunto marito era stato inumato e di erigere un edificio grande e sontuoso” narrano le cronache.

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Bourg-en-Bresse 2des3tombeaux©HugoMaertensMRB
Due delle tre tombe (©HugoMaertensMRB)

La prima pietra del monastero viene posta il 28 agosto del 1506 ma nell’autunno dello stesso anno muore suo fratello Filippo che lascia i Paesi Bassi senza sovrano.
Suo padre, Massimiliano I, nomina Margherita reggente dei Paesi Bassi e l’incarica dell’educazione dei nipoti, fra i quali c’è il futuro Carlo V. Lasciando per sempre il Ducato di Savoia, Margherita si trasferisce a Malines, in Belgio, e seguirà il cantiere di Brou a distanza, guidando comunque le decisioni degli architetti e degli artisti e decidendo infine di scegliere Brou anche come proprio luogo di sepoltura. Morì a 50 anni nel 1530 e riposa in terra di Francia da quasi cinque secoli.

Visitare i capolavori dell’arte fiorita, i chiostri e il monastero
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Il cuore del Monastero reale di Brou con la tomba di Filiberto il Bello al centro (ph: Ufficio del turismo)

A questo punto, bisogna entrare nella chiesa, perché la tomba di Filiberto il Bello, al centro del coro, con a sinistra quella di Margherita d’Austria e a destra quella di Margherita di Borbone, madre di Filiberto, sono il punto di convergenza dello straordinario ambiente gotico. Per arrivarci si supera il magnifico jubé, traforato con decorazioni fiammeggianti. A questi ambienti lavorarono moltissimi artisti di prevalente origine fiamminga, inviati da Margherita. Come Conrad Meyt che scolpì le grandi statue giacenti e gli angioletti. Ma anche gli stalli lignei del coro, le vetrate, la cappella di Margherita d’Austria sono dei capolavori dell’arte fiorita.

Il percorso all’interno complesso monumentale si è arricchito di anno in anno e oltre la chiesa (si sale anche nelle gallerie superiori da cui si ha una prospettiva diversa sui volumi di questo meraviglioso edificio) si visitano i chiostri e il monastero vero e proprio, dove è stato ricavato un interessante museo con opere d’arte che arrivano fino al XX secolo. La sagrestia e le sale capitolari ospitano invece le mostre temporanee. Un complesso molto apprezzato che nel 2014 ha ricevuto il titolo di “monumento preferito dai Francesi” a seguito di un sondaggio televisivo.

Bourg-en-Bresse un’estate di luci e colori
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Son et Lumière: Coleurs d’amour

Logico che l’edificio emblematico di Bourg-en-Bresse diventasse anche il luogo dell’animazione più spettacolare dell’estate. Fino al 23 settembre, al calare delle tenebre, il giovedì, venerdì e sabato la facciata del monastero reale si illumina per uno spettacolo di son et lumière intitolato Couleurs d’amour. Le proiezioni che durano 15 minuti sono ispirate alla storia del sito e alla vita di Margherita d’Austria. Un secondo spettacolo di son et lumière ha luogo, già dallo scorso anno, presso il Teatro di Bourg. Quest’estate si è aggiunto un terzo appuntamento sulle facciate dell’Hôtel de Ville, il municipio.

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Dunque un’occasione per non fermarsi solo al monastero ma per visitare anche il centro città: la co-cathédrale di Notre Dame, le case medievali a graticcio, i palazzi del XVII e XVIII secolo, alcuni edifici liberty sono degni di nota. Un luogo molto interessante è l’antica farmacia dell’Hôtel-Dieu, ovvero l’antico ospedale della città. Tre sale, di cui la prima è rimasta praticamente intatta e permette di capire il lavoro in una farmacia dei secoli scorsi. Si osservano una bellissima fonte d’acqua a collo di cigno, strumenti in rame, mortai e soprattutto tantissimi vasi di tutte le fogge con i nomi, che a noi oggi suonano un po’ strani, dei vari componenti di origine vegetale, animale o minerale con cui si preparavano i medicamenti (il sabato alle 14,30 ci sono delle visite guidate).

Sosprese gastronomiche e gioielli dell’epoca d’oro degli smalti
Bourg-en-Bresse nuit_musee_2013©PatochMRB
Notte al museo

Girando in città si scoprono anche delle sorprese gastronomiche. La Maison Giraudet, ad esempio, è stata fondata a Bourg-en-Bresse, nel 1910. In Francia Giraudet è sinonimo di quenelle, una sorta di grosso gnocco allungato preparato a partire da carne di pesce, semola di grano duro, uova, burro e latte che tradizionalmente era lavorato a mano, con l’uso del cucchiaio. E’ una specialità tipica della cucina lionese, ma che a Bourg-en-Bresse ha trovato una interpretazione e un successo particolari, tanto che oggi la Maison Giraudet ha negozi a Lione, a Parigi, ad Annecy e sviluppa nuove ricette anno dopo anno. Si possono trovare quenelles a tantissimi i gusti, dal tartufo al pesto.

Bourg-en-Bresse creation-emaux-bressans_credit-JeanvoineA pochi metri di distanza scopriamo la bijouterie Jeanvoine: citiamo questo negozio-laboratorio perché è il solo che ha conservato la tradizione artigianale dello smalto di Bourg-en-Bresse, conosciuta alle cronache fin dal 1397 in occasione di un ordine di Amedeo VIII di Savoia al Maestro Guillaume per decorare la propria spada. L’epoca d’oro degli smalti fu tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quando erano usati comunemente da principi e aristocratici come decorazioni alla moda. Oggi Hervé Jeanvoine continua questo savoir-faire con uno spirito moderno e adatto alle mutate esigenze del gusto, creando piccoli gioielli di grande qualità.

Il ‘poulet de Bress’ l’unico pollo doc al mondo

Bourg-en-Bresse Brasserie-Place Bernard Poulet à-la-crème

Non si può concludere un viaggio a Bourg-en-Bresse senza sapere qualcosa di più su quello che è il suo simbolo gastronomico, famosissimo in tutta la Francia e conosciuto nel mondo intero: il poulet de Bresse, ovvero il pollo della Bresse, l’unico al mondo che può vantare la denominazione di origine controllata. Quello che Brillat-Savarin descriveva come “Regina del pollame e il pollame dei re” è considerato da chef e critici gastronomici come la quarta meraviglia gastronomica del mondo, dopo il foie-gras, l’astice, e il tartufo. Ci sono tantissime ricette, una delle più famose è il poulet à la crème che, fra l’altro, è sempre stato uno dei cavalli di battaglia di Georges Blanc, lo chef più famoso della zona è uno dei più grandi di Francia.

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Senza arrivare nella vicina Vonnas dove Blanc ha il suo ristorante che vanta tre stelle Michelin fin dal 1981, consigliamo una sosta a Place Bernard, a Bourg-en-Bresse, una splendida brasserie dove lo chef Nicolas Pagnon, sotto la supervisione di Blanc, propone una cucina regionale con specialità come le rane o il civet. E se la storia del poulet de Bresse vi avrà appassionato, non rimane che ritornare a metà dicembre quando dal 1862 si celebra il più vecchio concorso avicolo del mondo, Les Glorieuses de Bresse: non solo polli, ma anche tacchini e capponi in un clima di grande festa popolare.

Dove dormire

Hotel Le Griffon d’Or; www.hotelgriffondor.fr Nel cuore di Bourg-en-Bresse, ricavato in una ex stazione di posta del 1701. Un raffinato tre stelle che si è meritato importanti riconoscimenti per la qualità del servizio.

Dove mangiare

Bourg-en-Bresse-Ristorante Le-Chapon-d'Or-IMG_5757Le Chapon d’Or, rue Thomas Riboud 4. Un piccolo ristorante a conduzione familiare dove degustare ricette come il poulet de Bresse ai funghi, il luccioperca al vino giallo, il foie gras.
Place Bernard, place Bernard 10; www.lespritblanc.com

Cosa comprare

Giraudet, rue du Maréchal Joffre 21, www.giraudet.fr; Non solo quenelles ma anche una eccezionale linea di zuppe in bottiglia. Disponibili un centinaio di gusti o mix di verdura e frutta.
Jeanvoine Père & Fils Émailleurs, rue Thomas Riboud 5; wwwemaux-bressans.fr

Info: Ufficio del Turismo www.visitbourgenbresse.it Il sito è ricco di informazioni e ha le pagine anche in italiano. Tutti gli orari di apertura per visitare il Monastero reale di Brou e l’Apothicairerie dell’Hôtel-Dieu.

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