In questo servizio raccontiamo in modo diverso e forse insolito il nostro viaggio in India. Non ci soffermiamo a magnificare tutto ciò che abbiamo visto e visitato. Raggruppiamo però alcuni modesti (fors’anche utili) dati e info al ritorno dall’ultima gita in India.
Lo facciamo con segnalazioni e liberi commenti più o meno seriosi, non trattandosi della solita guida ancorché mini. Un Paese, l’India, tanto vasto e popolato da costituire addirittura un subcontinente (sembra che gli indiani vogliano financo raggiungere e superare i cinesi).
Itinerario del viaggio in India e mini dizionario alfabetico
Delhi (in aereo) a Udaipur; Da Cittaurghar, a Ranakpur (in bus a/r 262 km); Jodhpur (269 km); a Jaisalmer (305 km) e a Bikaner (355 km); Jaipur (361 km); Amber, Abhaneri, Fathepur Sikri, Agra (233 km). In treno e bus a Jahnsi, Orchha e Khajuraho e (in aereo) a Varanasi e a Delhi.
Viaggio in India: AGRA
‘The city of World Heritage’ nel senso di Taj Mahal. Basta la parola (ancorché meriti una visita anche il Forte Rosso). Perché (romanticamente parlando, ma anche per la sua grande bellezza) il citato, “più sublime monumento all’amore eterno”, vuoi mettere? (Oltretutto ho sentito dire che la cupola del parigino Sacre Coeur altro non sia che una –brutta- copia di questo capolavoro. Costruito per proteggere la tomba della bella Mumtaz adorata dal Moghul Shah Jahan, cosa non fa fare l’amore…).
Non per niente visitare il Taj Mahal costa caruccio (1000 rupie, circa 10 euro, chiuso il venerdì). Ancorchè non ‘storico’, quanto a datazione, l’hotel Oberoi (a 2 passi dal Taj Mahal) merita una visita (sfarzoso ingresso, hall, terrazza, su piscina, con vista sul Taj Mahal) soprattutto se il viaggiatore visita l’India in alberghi non ‘da sciur’ (ma anche l’Oberoi non è poi così caro: dalle 65 rupie per una ‘Premier room’ alle 750 della Koinoor Suite).
P.s. Distanze, da Agra (Uttar Pradesh) a Delhi 208 km, a Jaipur 233 km.
ALCOLICI
Negli alberghi no problem, ma, anche in giro, non è difficile “bere un sorso di quello buono” in negozi proponenti birre varie (onnipresente l’australiana Foster), vini (abbastanza cari), liquori (molto cari).
N.b. Agli Indiani piace bere (non è raro che tirino su ciucche davvero encomiabili…)
AMBER
Il palazzo di Amber si trova in una valle tra i monti Arawali. È costruito su un piccolo rilievo lungo tutto il versante nord della collina. Amber Palace è un bellissimo gioiello incastonato nel paesaggio collinare. Venne progettato da menti creative e difeso da Rajput senza paura. Il palazzo è circondato dai laghi Maota e Sagar, protetto da un muro fortificato.
Capitale per sei secoli del Kahchwahas è più antica di Jaipur, da cui dista una decina di 10 km, merita davvero un’accurata visita (una delle, dicono gli Yankees, Highlights della gita), sia raggiungendo la sommità a piedi, sia salendo in groppa a un elefante (da cui la possibilità di confronto con la gita sul dondolante cammello goduta a Jaisalmer).
AYURVEDA
Storica (leggasi millenaria) medicina tradizionale indiana oggidì di gran moda. (voce Kerala).
BAGAGLIO
Organizzarsi per ispezioni (aeroportuali) quantomai accurate (e l’aeroporto di Delhi è uno dei più incasinati del mondo).
Viaggio in India: BIKANER
Il nome dal fondatore (1488) il principe Bika, 105 anni dopo il Rajà Singh vi costruì un magnifico forte (Junagarh). Interessante la visita a un allevamento di Cammelli (curiosa la vicenda delle Truppe Indiane Cammellate). Nei dintorni (una trentina di km) chi visita il Mata Temple scopre che vi sono adorati i topi eppertanto passeggia tra una miriade di ratti abbeveranti tra contenitori di latte loro religiosamente omaggiato.
BUDDA
(voce Religioni).
CASTE (parola di origine portoghese)
Esiste ancora (eccome) la vicenda delle caste (quantomeno tra gli Hindu) con I Brahmani (alias Bramini, se non sbaglio) al top e gli Intoccabili (da noi erroneamente definiti –se ho ben capito- Paria) all’ultimo posto (e senza nessuna speranza di promozione, una sorta di Serie B eterna). Meglio comunque non addentrarsi nell’approfondimento di un discorso necessitante parecchio tempo eppertanto relativamente intrigante. Può invece interessare –la domenica, sui quotidiani indiani- una scorsa agli intrigantissimi (non meno che ‘complicati’) annunci matrimoniali: tra caste e altri distinguo si impara molto dell’India d’oggidì.
Viaggio in India: CITTAURGHAR
Nei tour del Rajasthan di solito si visita mediante a/r da Udaipur, a 131 km (e l’escursione merita davvero, fosse solo per ammirare la Vijay Stambh alias Torre della Vittoria commemorante una vittoria (1440) sugli eserciti di Malwa & Gujarat, ma non mancano altri interessanti edifici voluti da Rana Kumbha, leader del Risveglio Hindu nell’India nordoccidentale.
CLIMA & MONSONI…
Due elementi che influenzano assai (beninteso in differente misura a seconda della latitudine) il clima del “subcontinente indiano” talché è d’uopo che, chi può, si conceda una gita in India tra maggio a ottobre (nella fattispecie, chi scrive ha viaggiato a metà settembre –in quanto gli addetti ai lavori per ovvi motivi economico/risparmiosi non viaggiano quasi mai in ‘alta stagione’- e nelle località descritte un po’ di poco esaltante caldo umido l’ha dovuto subire …). Ottobre – Marzo, quindi, ok.
COLORE
In una strada dell’ India trovi più colore che in tutto il nord Europa (che però può vantare strade più pulite e meno incasinate, così va il mondo …) … portare pertanto (almeno) 2 macchine fotografiche …
CRICKET
Sport nazionale, in India tuttora popolarissimo (in aumento il Football) non intendo schierarmi con George Bernard Shaw ma il Cricket mi sembra (davvero) uno sport del menga (contenti loro…).
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