Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Rivoluzione Galileo. L’Arte incontra la Scienza

Rivoluzione Galileo sale

A Padova fino al 18 marzo 2018, al Palazzo del Monte di Pietà, si rende omaggio a Galileo Galilei, il grande scienziato del Rinascimento che rivoluzionò il mondo scientifico. La mostra “Rivoluzione Galileo. L’Arte incontra la Scienza” si articola su 12 sezioni tematiche con 200 pezzi

Rivoluzione Galileo mostra-PadovaNessun  titolo è più azzeccato per rendere omaggio al padre della scienza moderna, a colui che volle intendere la verità dei fenomeni naturali attraverso le verifiche, le sperimentazioni per affermare definitivamente una sola, inconfutabile Verità. La mostra, intitolata Rivoluzione Galileo. L’arte incontra la scienza è aperta al pubblico fino al 18 Marzo 2018 presso le sale del Palazzo del Monte di Pietà, nell’incanto degli splendidi edifici del centro storico di Padova.

Rivoluzione Galileo sale-3” Rivoluzione Galileo ” perché l’illustre scienziato, in effetti, rivoluzionò il mondo scientifico a cominciare dalla teoria geocentrica secondo cui era la Terra al centro di tutto l’universo, per giungere a riprendere gli studi di Copernico e divulgare la teoria eliocentrica ponendo il sole al centro del sistema solare. Uno studio ed una scoperta che lo costrinsero a violente critiche da parte del mondo ecclesiastico fino a rischiare la tortura ed il rogo, com’era avvenuto per lo sfortunato Giordano Bruno.
Galilei, infatti, consapevole di aver ancora tanto da offrire alla scienza, preferì l’abiura ed essere penalizzato al confino nella sua casa ad Arcetri, dove continuò indefesso i suoi studi e le sue ricerche nonostante fosse già in età avanzata e spesso sofferente di tanti acciacchi, non ultimo la cecità.

Galileo Galilei, osservatore instancabile

Rivoluzione Galileo 4La vita di Galileo è costellata di tante vicende personali e familiari che non gli hanno però impedito di perpetrare la sua indiscussa fede nella scienza o meglio nella capacità di dimostrare empiricamente, passo dopo passo, i suoi assiomi matematici e astrofisici. Lo scienziato fu un uomo eclettico perché non fu attratto solamente dallo studio dei fenomeni naturali, ma i suoi interessi furono molteplici nel corso della sua lunga vita. Il Galileo che conosciamo, infatti, attraverso i ritratti del Tintoretto o di Justus Sustermans, è un uomo dalla folta barba tendente al rossiccio o completamente canuta nell’età matura, dallo sguardo severo ed accigliato, dalla fronte spaziosa; tratti somatici che lasciano intravvedere l’indole innata dell’osservatore instancabile.

LEGGI ANCHE  Urbino Arte á gogo

Un uomo poliedrico

Rivoluzione Galileo mostraGalileo fu un uomo che non si arrese mai di fronte alle vicissitudini della vita, anzi, riuscì sempre a trovare il modo di fronteggiare anche  problemi economici inventandosi improvvisati metodi per la sopravvivenza come ad esempio impartire  lezioni private e scrivere articoli; oppure costruire lenti e diversi “cannoni occhiali” e addirittura previsioni astrologiche, diventando l’antesignano dell’attuale astrologia.
La poliedricità è il leimotiv dello scienziato in quanto fu fisico, matematico, filosofo, astronomo, disegnatore, letterato ed anche studioso di musica, arte trasmessagli senz’altro dal padre Vincenzo Galilei, valente musicista. Dopo il fallito tentativo di divenire un abile medico presso l’Università di Pisa, Galileo studia meccanica e idraulica a Firenze. La corte illuminata dei Medici di Firenze e la Repubblica Serenissima di Venezia comprendono il valore dello scienziato e gli offrono protezione e lavoro. Padova, all’epoca centro culturale universitario d’eccellenza, offrirà, nel 1592, a Galileo la nomina per l’insegnamento di matematica e fisica e lo scienziato scrisse che i diciotto anni trascorsi in terra veneta furono i “migliori anni della sua vita”. Del resto, in questi luoghi ebbe modo di fare incontri ed amicizie importanti quali il teologo Paolo Sarpi, il filosofo Cesare Cremonini, il nobile Giovanfrancesco Sagredo e altri ancora.

Rivoluzione Galileo, il percorso espositivo

Rivoluzione Galileo Mostra 2Il percorso espositivo, articolato in 12 sale tematiche, intende ripercorrere l’intensa vita di Galileo attraverso 200 pezzi dedicati alle opere d’arte che, nel corso di sette secoli, hanno testimoniato il valore dello straordinario scienziato. Si inizia con la sala a tema dal titolo “La Formazione di Galileo”, si prosegue con “Il cielo prima di Galileo”, “Il cielo di Galileo”, “Dall’astrologia all’astronomia”, “I tanti cieli”, “Dall’osservazione all’esperienza”, “Il sole di Galileo”, “Galileo e la disputa”, “L’abiura di Galileo”, “Il trionfo della verità”, “Arte, scienza e conoscenza”.
La mostra offre uno spaccato del mondo galileiano ricco di pitture, sculture, testi e stampe antichi, atlanti e mappe, strumenti scientifici quali cannocchiali e telescopi, astrolabi, globi terresti e celesti, strumenti musicali, e i famosi acquerelli delle fasi lunari eseguiti da Galileo nel lontano 1609.

Rivoluzione Galileo sale 2Un tuffo nel passato per riscoprire il nostro presente e il nostro futuro prossimo. Galileo disse   Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che ‘l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna», parole che denotano un forte senso di pragmatismo.
La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e col contributo di eccellenti curatori, esperti di storia dell’arte. L’Università di Padova, in occasione della mostra, ha organizzato una serie di iniziative, incontri, approfondimenti sulla figura del planetario scienziato consultabili sul sito della mostra. Informazioni: www.mostrarivoluzionegalileo.it

LEGGI ANCHE  Sulle tracce di Giorgio Vasari

Rivoluzione Galileo. L’Arte incontra la Scienza
Palazzo del Monte di Pietà, Piazza Duomo, 15- Padova
. Orari di visita. I giorni feriali dalle ore 9:00 alle 19:00; sabato e festivi dalle 9:00 alle 20:00
Biglietti: intero 12 euro; ridotto € 10,00 – gratuito per bambini fino a 5 anni, portatori di handicap e accompagnatori.

Leggi anche:

A Mantova il viaggio africano di Imer Guala

Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari anteprima della mostra

Le forme giunoniche di Botero a Verona

Condividi sui social:

Lascia un commento