Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Madeira 3: Funchal a piedi e in slitta

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Il capoluogo di Madeira si scopre camminando. Funchal ha fortezze e cattedrali. Forte l’impronta del cattolicesimo in tutta l’area del Portogallo. Dal borgo di Monte al centro di Funchal si scende a bordo di cesti di vimini

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La cattedrale di Funchal

Funchal, capoluogo di Madeira va scoperto vagando a piedi. Le distanze tra il molo settecentesco e la rotonda di Praça do Infante o tra il lungomare (la Avenida das Comunidades Madeirenses) e la , la prima cattedrale portoghese d’oltremare, fatta costruire nel Quattrocento dai cavalieri dell’Ordine di Cristo, sono brevi e consentono una rilassante vista d’assieme. Meritano una visita anche le fortezze che sormontano la città. La più panoramica è quella di Pico, costruita nel 17° secolo. Ma a vista migliore rimane comunque quella che si gode dal mare o dalle colline costiere a fianco dell’abitato: soprattutto al tramonto o di notte, quando l’agglomerato dei quartieri che dal porto e dalla fortezza di Nossa Senhora da Conceição si arrampicano sul dorso della montagna, appare come un anfiteatro illuminato.

A Funchal opere di pittori fiamminghi
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Il palazzo-fortezza di San Lorenzo

Come l’intera area del Portogallo, la storia di Madeira è stata permeata dal cattolicesimo, come testimonia il monastero di Santa Clara, gioiello d’arte nascosto nella zona alta di Funchal, con una cappella dal prezioso soffitto. Ma l’isola si è sempre distinta per il suo agio economico, legato alla storia coloniale. Lo dimostrano per esempio gli stupendi quadri conservati nel museo di Madeira, molti dei quali importati dalle Fiandre o opera di pittori fiamminghi fatti arrivare apposta sull’isola dietro ingaggio da parte di facoltose famiglie locali. Sempre a Funchal non mancano anche originali esempi di design moderno. Il più rappresentativo è l’Hotel Casinò, progettato dal celebre architetto brasiliano Oscar Niemeyer (scomparso 4 anni fa all’età di 104 anni) e sede anche di una delle discoteche più trendy della cittadina. Imperdibile è almeno una visita al mercato del pesce, cuore della gastronomia isolana. Tra i piatti tradizionali, oltre alle bistecche di tonno, ci sono per esempio quelli a base di espada, saporita specie ittica simile a una grande anguilla nera che si pesca soltanto in questo tratto dell’Atlantico e in Giappone.

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Le slitte di vimini che da Monte portano i turisti a Funchal

La maniera migliore di scoprire Madeira è davvero seguire il proprio naso, senza un programma prestabilito. In questo modo ci si può per esempio ritrovare al borgo di Monte, verdeggiante centro di villeggiatura a 600 metri di altitudine e a 6 chilometri da Funchal. E’ qui, davanti la scalinata della chiesa dedicata alla Madonna, che funziona ancora uno dei sistemi di trasporto più eccentrici che si conoscano, i cosiddetti carros de cesto. Si tratta di cesti di vimini in grado di ospitare due persone sedute, fissati a due pattini di legno unti di grasso. Una divertente slitta insomma, che, governata con robuste corde da uomini vestiti di bianco con in testa la classica paglietta di Madeira, consente di raggiungere in pochi minuti il centro di Funchal scivolando rapidi sull’asfalto.

Falesie e villaggi pittoreschi
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Vista panoramica su Camara do Lobos

Allontanandosi lungo la costiera, gli scorci panoramici sull’Atlantico sono numerosi. La mancanza di spiagge sabbiose viene compensata da scogliere spettacolari che si tuffano nel blu dell’Oceano. Come quella di Cabo Girão, la più alta d’Europa. Interessante, lungo la costa nord, è il villaggio di Santana. Oltre alla tipiche case triangolari con il tetto in paglia, a rendere questo luogo uno dei più visitati di Madeira è il parco tematico dedicato alla storia dell’arcipelago. Gli amanti della natura non possono altresì prescindere da Porto do Moniz, la punta nord-occidentale e il sito costiero più “estremo” dell’isola. Da questo borgo peschereccio incastonato tra le rocce vulcaniche, dove nei pressi del porto gli antichi cataclismi e l’azione delle maree ha formato una serie di piscine naturali, non è rara la possibilità di ammirare il passaggio di grandi balene.

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In cima al vulcano
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La montagna Pico Areeiro

Infine, c’è l’entroterra, cuore dell’anima autentica di Madeira. Salire fino ai 1.800 metri del Pico do Arieiro e sul Pico Ruivo, la vetta principale dell’isola con i suoi 1.862 metri di quota, è un’esperienza inconsueta. Una vota perforata la coltre di nubi che per più ore della giornata circonda la parte sommitale dell’isola, la vegetazione si dirada, poi scompare del tutto e ci si ritrova nel mezzo di uno paesaggio che ipnotizza con rocce laviche dalla bellezza spettrale. Dalla vetta di Madeira, cielo e oceano tornano ad essere un tutt’uno. (3-fine)

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