Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Lucerna è tutto: lago, montagne, cultura, musica, arte

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Il turismo moderno trova a Lucerna tutto il pittoresco svizzero. L’immagine da cartolina attrae turisti da ogni continente. La città offre una vita culturale e artistica. Meta ambita per melomani.

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Il Ponte della Cappella (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Lucerna è la quintessenza della Svizzera, almeno da quando è nato il turismo moderno. Qui si trova concentrato tutto il pittoresco elvetico: il lago, le montagne innevate sullo sfondo della città, torri ed edifici medievali su cui sventolano bandiere rossocrociate, battelli a vapore con grandi ruote che solcano le acque lacustri, innumerevoli negozi di orologi e cioccolato. E si potrebbe continuare con tutto l’immaginario che ci siamo costruiti mentalmente e che il paese d’oltralpe ha saputo comunicare al mondo negli scorsi decenni per attrarre turismo. Operazione ben riuscita, indubbiamente, perché Lucerna è sempre affollata di visitatori da tutti i continenti. Moltissimi gli orientali, che vanno pazzi per una passeggiata sul Ponte della Cappella, il Kappellbrücke, il ponte medievale di legno ornato di dipinti che attraversa il fiume Reuss, nel punto in cui esce dal Lago dei Quattro Cantoni. Altra immagine, quella del ponte, che ben rappresenta la città svizzera, immortalata in milioni e milioni di scatti. Dunque, basterebbe tutto questo per suggerire una visita, soprattutto ora che il nuovo tunnel di base del San Gottardo ha abbreviato di oltre mezz’ora il tragitto ferroviario fra Milano e Lucerna rendendo la località elvetica una destinazione ideale, anche soltanto per un city break.

Lucerna è anche cultura musicale

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Le case affacciate sul fiume Reuss dove esce dal Lago dei Quattro Cantoni (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Il suggerimento tuttavia è di non fermarsi a queste immagini da cartolina, perché Lucerna ha da molto tempo una tradizione di vita culturale che la rende una mèta ambita per i melomani di tutto il mondo. Ci sono ragioni storiche che giustificano la fama di destinazione musicale. Richard Wagner visse dal 1866 al 1872 in una bellissima dimora affacciata sul lago a Tribschen, a pochi minuti dal centro storico di Lucerna, assieme alla seconda moglie Cosima e ai figli. In questa casa, che oggi è diventata un museo, il compositore tedesco scrisse, tra l’altro, «Die Meistersinger von Nürnberg» (I maestri cantori di Norimberga). E per noi italiani, impossibile dimenticare la storica apertura del Festival di Lucerna nel 1938, da parte di Arturo Toscanini, già inviso al regime fascista. Un evento che andò oltre la cronaca musicale per assumere i contorni di un gesto politico. Da allora le stagioni musicali sono sempre state un richiamo importante per il turismo culturale e lo sono ancor di più oggi che i festival, da qualche anno, sono ospitati al KKL, lo splendido edificio progettato dall’architetto francese Jean Nouvel.

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Una facciata del KKL (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Il KKL, acronimo che sta per Kultur- und Kongresszentrum Luzern, è il simbolo della città contemporanea, come il Ponte della Cappella lo è della città storica. Un vero e proprio landmark, visibile da lontano, dal lago e dalle montagne che circondano la città. Se si capita a Lucerna in occasione dei festival (quello estivo e quello dedicato al pianoforte in autunno), il suggerimento è di acquistare un biglietto per assistere a un concerto nella sala che è un vero gioiello di architettura e di acustica.

Arte del Novecento e pittura moderna alla Collezione Rosengart

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Il lungolago con la cattedrale e gli hotel di lusso (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Altro indirizzo imperdibile della Lucerna culturale è la Collezione Rosengart, aperta al pubblico dal 2002 per volere di Angela Rosengart. Suo padre Siegfried, morto nel 1985, è stato uno dei più importanti mercanti e collezionisti d’arte del Novecento, amico di molti grandi nomi della pittura moderna. In particolare di Pablo Picasso, di cui la collezione espone una trentina di opere. Angela stessa è stata ritratta dal maestro spagnolo e ancora oggi, accompagnando personalmente gruppi selezionati di visitatori, è prodiga di racconti e aneddoti sui momenti trascorsi assieme ad un artista dall’esuberante personalità. Se le splendide opere di Picasso accolgono il visitatore all’ingresso del percorso, al piano superiore dell’edificio che ospita la Collezione, in precedenza sede della Banca Nazionale Svizzera, si avrà modo di ammirare tele di Monet, Chagall, Braque, Mirò, Matisse, Kandinsky e molti altri artisti del Novecento.

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Angela Rosengart accanto a uno dei quadri di Picasso (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Ultimo arrivato un mini “mobile” di Alexander Calder che Angela Rosengart conservava in precedenza nel suo appartamento privato. Il percorso di visita riserva la grande sorpresa finale quando si scende nei sotterranei, dove una straordinaria raccolta di acquarelli e disegni di Paul Klee è illuminata adeguatamente per valorizzare le opere senza deteriorarle. In totale 125 quadri, spesso di piccole dimensioni, che però rivelano con pienezza il complesso universo del pensiero artistico dell’artista svizzero. Qui Angela Rosengart ha voluto mostrare al pubblico alcune delle opere da lei più amate, quelle che conservava nella sua camera da letto. Fra queste c’è anche un quadro intitolato “Piccola X”, il primo acquistato dalla collezionista, all’età di 17 anni.

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Lucerna e il paesaggio: itinerario ‘Anello d’oro’

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La Cattedrale di Lucerna (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Sarebbe sbagliato, durante un soggiorno a Lucerna, non approfittare degli splendidi paesaggi che la circondano. La salita al Monte Pilatus è la più classica delle escursioni giornaliere che si possono fare partendo dalla città. L’itinerario denominato “Anello d’oro” è il più completo: una straordinaria concatenazione di mezzi di trasporto pubblici, come nella migliore tradizione dei viaggi nella confederazione elvetica. Dunque, si prende il battello dal porto di Lucerna, davanti al KKL, e con una pittoresca navigazione sul Vierwaldstättersee, il nome tedesco del Lago dei Quattro Cantoni, si arriva fino al villaggio di Alpnachstad. Da qui parte il trenino a cremagliera più ripido del mondo (si arriva a superare pendenze di 48°) che fra foreste, dirupi, pietraie, gallerie scavate nella parete verticale, ci porterà in cima al Pilatus, a circa 2.100 metri di altitudine. La vista è fantastica: siamo a picco su Lucerna e il suo lago; più lontano si stagliano le montagne dell’Oberland Bernese e nelle giornate limpide si arriva a vedere il Giura e la Foresta Nera.

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Vista dell’arrivo della funivia dalla cima del Monte Pilatus (Dario Bragaglia © Mondointasca)

In cima si possono trascorrere diverse ore fra brevi passeggiate panoramiche, shopping (c’è una galleria commerciale con vetrate panoramiche che risulta utile nelle giornate di brutto tempo), caffè, ristoranti e due hotel. Non mancate di dare un’occhiata, in particolare, al Kulm Hotel. E’ uno storico albergo costruito nel 1890 e restaurato nel 2010. Una sala è dedicata alla regina Victoria, che fu fra le prime ad ammirare il panorama dal Pilatus. La carta del ristorante propone anche qualche sostanzioso piatto svizzero che ben si adatta all’ambiente montano come i gustosi maccheroni al burro e formaggio.
La discesa si effettua in funivia: grande e ultramoderna quella che fa fare il primo impressionante salto verso la stazione intermedia, dove delle comode e piccole cabine da 4 persone ci riportano fino ai sobborghi di Lucerna. Con un autobus urbano si rientra in centro. Davvero un bel ventaglio di mezzi di trasporto, esperienza molto divertente per il turista. Qualcuno potrà osservare che manca il treno. Non esattamente, perché volendo è l’alternativa al battello per raggiungere il villaggio di Alpnachstad.

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Informazioni utili

Come arrivare

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Hotel Kulm sulla cima del Monte Pilatus (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Da Milano e Venezia partono regolarmente treni diretti per Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lugano, Zurigo e Lucerna. Con l’apertura della nuova galleria di base del San Gottardo, lunga 57 chilometri, i tempi di percorrenza in treno da Milano a Lucerna hanno ora una durata di sole 3 ore e 26 minuti, più di mezz’ora in meno rispetto all’orario precedente. Le tariffe sono molto convenienti e prenotando fino a 21 giorni prima della partenza si può approfittare della tariffa mini, a partire da 9 euro a tratta.
Per viaggiare in libertà sulla rete di trasporti pubblici (treni, autobus, battelli), molto utili le opzioni offerte dallo Swiss Travel System. Info: www.SwissTravelSystem.com

Dove dormire

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Hotel Zum Rebstock (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Hotel zum Rebstock, Sankt Leodegar Platz, (www.rebstock-luzern.ch). L’hotel è stato aperto nel 1890, ma l’edificio ai piedi della cattedrale, è molto più antico e già nel medioevo ospitava i clerici. Si trova a pochi metri dal lungolago e a 5 minuti dal centro storico. L’hotel dispone anche di un accogliente ristorante.

Hotel Pilatus-Kulm, (www.pilatus.ch). Trascorrere la notte in questo hotel alpino d’altitudine, restaurato da pochi anni, è un’esperienza unica. A oltre 2100 metri d’altitudine, si potrà godere del confort di un tre stelle superior. E quando gli ultimi turisti giornalieri saranno scesi a valle la cima del Pilatus riacquista tutta la sua magia. Nella sala Queen Victoria e nella Cheminée viene servita una ristorazione di qualità.

Cosa visitare
Collezione Rosengart, Pilatusstrasse 10, www.rosengart.ch Da aprile ad ottobre sempre aperto dalle 10 alle 18.

Lucerne Festival: il Summer Festival è in programma dall’11 agosto al 10 settembre. Il tema conduttore di quest’anno è l’ “identità”. Dalla scorsa edizione, la direzione del festival è stata assunta da Riccardo Chailly che con la Lucerne Festival Orchestra si dedicherà a un programma incentrato su Mendelssohn, Strauss, Stravinskij e Cajkovskij. Per il programma completo e la vendita online dei biglietti: www.lucernefestival.ch

Info: myswitzerland.com

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