Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Bellini e i Belliniani una dinastia di pittori veneziani

mostre a Conegliano: Bellini Circoncisione Marco-Bello

Prosegue a Conegliano l’esplorazione dei linguaggi della pittura veneziana tra Quattro e Cinquecento. Bellini e i Belliniani, dal 25 febbraio al 18 giugno, per scoprire le curiosità su una grande dinastia di pittori veneziani.

mostre a Conegliano: Bellini Santacroce Madonna-con-Bambino-e-santi
Girolamo da Santacroce, Madonna con il Bambino, quattro Santi e un donatore

La mostra “Bellini e i Belliniani”, a cura di Giandomenico Romanelli, dal 25 febbraio al 18 giugno presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano (Treviso), cercherà di esplorare un periodo di storia della pittura veneziana e veneta attraverso le opere di artisti che hanno collaborato con il grande Giambellino a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento. Tre nomi, un unico cognome: Bellini, una famiglia che per decenni ha dedicato la propria vita all’arte, che ha vissuto trovando nella pittura veneziana del Rinascimento la fonte delle proprie esistenze.
Jacopo, il padre e poi i figli, Gentile e Giovanni, non si sono risparmiati quanto a produzione pittorica. La loro bottega veneziana era diventata una tappa obbligata per dogi, prelati, patrizi alla ricerca di talentuosi pittori che sapessero abbellire chiese, palazzi, refettori, sacrestie con soggetti religiosi o mitologici.

Giovanni Bellini: inconfondibili le Madonne con Bambino

mostre a Conegliano: Bellini Palma-il-Veccio Flagellazione
Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio, Flagellazione di Cristo

Giovanni, forse, rimane il più noto tra i membri della famiglia Bellini in quanto è stato l’artefice di un nuovo linguaggio pittorico nell’arte del Rinascimento segnando una svolta stilistica nella pittura veneziana ovvero consegnare all’occhio dell’osservatore soggetti o vedute illuminati dalla forza del colore e della luce. Non a caso nel 1483 è nominato pittore ufficiale della Serenissima; è richiesto dai Gonzaga di Mantova e da Isabella d’Este che vorrebbe abbellire il suo studiolo con una tela dal soggetto mitologico. Inconfondibili sono le tele che raffigurano le “Madonne con bambino” dipinte in svariate versioni ma Giovanni non dipinse mai una Madonna allattante, bensì celebra la maternità di Maria mentre regge il bambino avvolta quasi sempre in un mantello rosso, il colore dell’amore ma anche della passione, della sofferenza, triste presagio della morte del figlio. La curiosità ci spinge a frugare tra i documenti della bottega belliniana, a leggere gli scritti del Vasari per conoscere gli artisti
che hanno lavorato, collaborato, frequentato la famiglia Bellini e anche in che misura essi sono stati influenzati dalla tecnica di Giovanni precisa nelle forme, nelle figure e nelle prospettive

LEGGI ANCHE  Urbino Arte á gogo

Il percorso espositivo

mostre a Conegliano: Bellini Giovanni-Bellini Madonna
Giovanni Bellini, Madonna con il Bambino

Il percorso espositivo si apre con due celebri capolavori di Giovanni Bellini: la “Madonna col Bambin Gesù” e “Cristo portacroce”, due soggetti religiosi interpretati con grazia, semplicità e perfezione stilistica a confronto con altre tele dai nomi altisonanti quali Palma il Vecchio, Dosso Dossi, Tiziano e Tintoretto, Mabuse e Mostaert, maestri della pittura fiamminga.
L’esposizione è articolata in sequenze tematiche per cercare di dare delle risposte sull’immensa eredità belliniana giunta fino a noi attraverso le opere che recano la firma dei Bellini oppure tramite i lavori dei loro capaci collaboratori quali Marco Bello, Andrea Previtali, Luca Antonio Busati, Pasqualino Veneto, Jacopo da Valenza, Nicolò Rondinelli, I Santacroce.
Per valorizzare le opere di questi artisti, la mostra si avvale dell’antica e raffinata collezione dell’Accademia dei Concordi di Rovigo e porta alla ribalta le opere seguendo i temi espressi nelle tele: l’Alba del Rinascimento, Madonne con il Bambino, Sacre meditazioni e santi attorno al trono, Cristo Salvatore, Metamorfosi, Trame di sguardi.

Info: www.mostrabellini.it

Condividi sui social: