Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Wedding in Tuscany: sposarsi nella terra di Dante

wedding in tuscany

Il progetto a cura dell’agenzia regionale: formazione per i wedding planner, promozione delle mete turistiche amate dai futuri sposi. Per intercettare una tendenza che ha origini lontane

wedding in tuscanyL’obiettivo è promuovere la Toscana. Il tramite è una tendenza affermata da tempo: le nozze nella terra di Dante e Petrarca, di sposi disposti a viaggiare e a spendere per un matrimonio da fiaba. Si chiama Wedding in Tuscany ed è il progetto avviato dal 2015 dall’Agenzia Toscana Promozione. Pochi giorni fa in Bit, a Milano, Stefano Ciuoffo, assessore regionale al Turismo, ha annunciato nuove attività per il progetto Wedding in Tuscany, che proseguirà con rinnovato impegno per tutto il 2016. Il primo appuntamento sarà ad aprile: Firenze sarà la sede del Destination Wedding Planner Congress. Al meeting parteciperanno circa 150 tra le agenzie internazionali, specializzate nell’organizzazione dei matrimoni. Proprio nel capoluogo, gli uffici di Firenze Convention & Visitor Bureau hanno aperto una divisione specifica ai matrimoni.

Nozze Vip

David Bowie matrimonio a Firenze
Il matrimonio a Firenze di David Bowie

Era il lontano 1992 quando David Bowie scelse Firenze per coronare, con rito religioso, la sua unione con Iman Abdulmajid. Web 2.0 e social media erano di là da venire e i due sposi provarono a non dare troppo nell’occhio: i giornali si accorsero comunque di loro. Alcuni giornali, poche settimane fa, alla notizia della morte del Duca Bianco, ebbero buon gioco nel ricordarsi dell’amore di Bowie per la Toscana.
D’altronde, sono molte le nozze Vip nella culla del Rinascimento, in città e borghi storici incastonati tra le colline, da sempre amatissime dai turisti stranieri. Solo nel 2015, Joe Hart, portiere del Manchester, si è sposato nel castello di Vincigliata, a Fiesole. Nel 2014 Kanye West, rapper, scelse il Forte Belvedere di Firenze per convolare a nozze con Kim Kardashian. Nel novembre scorso, Rohan Mehta e Roshni Khem hanno scelto la Leopolda di Firenze per una cerimonia e una festa con più di 500 invitati.

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Cavalcare l’onda

wedding in tuscany, cipressiPer capire quanto sia importante la tendenza dei matrimoni stranieri in Toscana, basta andare su Google: cercando “wedding in Tuscany”, avremo l’imbarazzo della scelta. Sposarsi in Toscana sembra essere molto in auge ed è già, a quanto pare, un’onda da cavalcare per gli operatori. Secondo gli analisti, la Toscana è la prima meta italiana dei matrimoni all’estero e Firenze è top destination. Sono richieste, peraltro, anche città come Siena, Arezzo, Pisa.
Cst, Centro Studi Turistici Toscana, riferisce che nel solo 2014 sono stati celebrati 1943 matrimoni stranieri in Italia, per un totale di oltre 94 mila arrivi in più, più di 405 mila presenze, un valore stimato di 107,6 miliardi di euro. Quanto sia importante questa tendenza e quanto possa valere per il mondo del turismo, è rivelato da un dato: ciascun evento avrebbe un valore di 55 mila euro. Gli sposi sono soprattutto britannici, per il 39,7 per cento, ma anche statunitensi e australiani.

Wedding in Tuscany

wedding in tuscany, panoramaI turisti stranieri sono, da sempre, il grande patrimonio a cui attinge la regione Toscana. Gli ultimi dati lo confermano e danno, tra i gli emergenti, i visitatori cinesi, indiani, ma anche svizzeri, canadesi, australiani. Operatori e istituzioni vorrebbero canalizzare il flusso dei visitatori verso una distribuzione più ampia sulla regione. Nel frattempo, il progetto Wedding in Tuscany lavora sulla formazione dei wedding planner locali e progetta eventi sul territorio. Regione Toscana ha annunciato di voler promuovere il settore in diversi modi: partecipando a fiere turistiche e per mezzo di road show dedicati, già annunciati in India e negli Stati Uniti. Alberto Peruzzini, direttore dell’Agenzia Toscana Promozione, ha spiegato: “Per essere sempre ai primi posti, è necessario lavorare con anticipo su quei segmenti d’offerta che, in prospettiva futura, offrono il maggior ritorno sull’investimento iniziale”.

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