Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Andalusia tra Costa del Sol e Gibilterra

Costa del Sol Veduta di Marbella

Padre, figlio, nonni, due cani partono per un viaggio di due settimane in Andalusia. La costa del Sol non soddisfa per la selvaggia urbanizzazione. Meglio dirigersi più a sud verso Gibilterra. Guidare su una strada montuosa e godere dei panorami sull’incasinata e godibile via d’acqua, detta Colonne d’Ercole

Costa del Sol Estepona
Estepona, piazza dei fiori

Da Milano alla Costa el Sol e poi più giù verso Gibilterra. Come notificato nelle puntate precedenti, partito la vigilia di Natale (treno da Milano, direzione nordnordovest a Meina, lago Maggiore, indi in auto –Padre, Figlio, Nonno estensore di queste righe, più la Nonna, nonché 2 cani –Tommy & Grasse- nonché altrettanti enormi borsoni da tennis e altri bagagli variè non sportivi per ‘star via’ 14gg, a cui aggiungere mangimi & ciotole per “alimentazione quadrupedi”) si punta a sud verso la Spagna e per farla breve 3gg dopo si giunge (un filino stressati, e con le zampe/gambe- abbastanza raggrinzite) in quel di Estepona, Costa del Sol, laddove lo scrivente, sarà, sì, finalmente tornato nella sua diletta Spagna ma da quelle parti si rompe le balle (non senza un senso di disagio nel meditare che antan -tipo anni ’50- tutte quelle località marittime tra Malaga e Gibilterra dovevano essere quanto mai ‘umane’ e pittoresche – e l’attempato scrivano ne ricorda almeno gli epigoni, vedi foto e pitture del malagueño Picasso – ma adesso costituiscono solo un dormitorio – di cui alle inquietanti e praticamente infinite megaurbanizzazioni, appunto senza soluzione di continuità, su tutto il litorale – magioni nate e costruite per benestanti nordeuropei in trattamento di quiescenza, ivi compresi ricchi più ricchi insediati a Marbella (si legge ‘Marbeglia’ ma le sciurette milanesi insistono con la pronuncia italiana‘Marbella’) gente che in forte percentuale va ad affollare quel casino di Golf “vistamare” ben visibilmente indicati sulla strada per Gibilterra (clubs invero tantissimi, tant’è che a Sotogrande & C. v’è posto financo per quegli italici neogolfisti che a causa di un comprensibile empito di vergognosa soggezione non se la sentono proprio –pur trattandosi del sogno di ogni aficionado al golf- di andare ‘fino in Scozia’ a giocare al mitico Saint Andrews …).

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Parcheggiati in Costa del Sol figlio nipote cani e moglie

Costa del Sol malaga
Veduta di Malaga

Premesso quanto sopra, l’avo estensore di queste righe (volutamente scherzose sennò sai che dramma, nonché possibilmente leggibili mercè un doveroso ‘ascendente viaggi & turismo’) non senza aver provveduto a sistemare i 2 tennisofili a lui Cari (figlio & nipote, la sua sposa signora financo l’esistenza della Gazzetta dello Sport) in un megaResort di una megurbanizzazione della Costa del Sol (che, il sole, a onor del vero, ogni tanto faceva anche capolino, sennò quelli che giravano in maniche di camicia sarebbero stati soltanto dei gran sadomaso) pensò bene di noleggiare un’auto all’aeroporto di Malaga (a un costo talmente basso da aver quasi vergogna –beninteso mi riferisco alle tariffe delle compagnie noleggiatrici meno conosciute, comunque affidabili, e vabbè col garage un filino più lontano dall’aeroporto- roba da 4 o 5 euro al giorno, e sia pur che intaschino qualcosa su assicurazione e/o altri costi accessori c’è da chiedersi come facciano a “guadagnarci sopra” o per meglio dire viene da chiederci quanto ci “guadagnano sopra” le compagnie ‘solite note’, ma come disse Amatore Sciesa durante le 5 Giornate di Milano “Tiremm Innanz”) mollando la già abbastanza sopportata Costa (e a ‘sto punto l’amato lettore avrà facilmente afferrato che, se si parla di Viaggi & Turismo, lo scrivente ama il tranquillo “Artigianato” –posti che ‘non se la tirano’- e non certo l’incasinata “Industria (turistica)”, campante su vacue mode costruite da, e su, gente che va per vedere e farsi vedere –e se si parla del Belpaese mi vengono in mente posi tipo “Il Forte” e località viciniore della Versilia-) dopodiché ecco profilarsi all’orizzonte Gibilterra e l’omonimo Stretto e poco dopo -prima di arrivare a Tarifa- guidare su una bella strada abbastanza montuosa, godendo bei panorami sull’incasinata via d’acqua, detta Colonne d’Ercole, sullo sfondo, sfumata da una quasi perenne foschia, da queste parti detta “Calima”, la costa africana.

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Verso la costa occidentale dell’Andalusia con auto a nolo

Costa del Sol zahara
La piccola cittadina di Zahara

Ed eccomi infine, trascorsi solo 4gg dall’aver salutato i “Monti sorgenti dall’acque …” (vabbè, del Lagh Magiùr –ma posso, o no, concedermi una licenza poetica?) in vista di quelle dell’Atlantico (ma se si parla di geografia è sempre meglio chiarire, datosi che –da sempre, e non parliamone adesso, anzi, non so se sono ancora in programma- nel Belpaese Geografia & Storia sono sempre state considerate materie di Serie B salvo menarla su, storicamente, col Garibaldi e –i maschietti si tocchino, forse mena sfiga non avendone mai azzeccata una che fosse una …- il Mazzini, nonché, e mi riferisco alla geografia, con la Costiera Amalfitana, il resto del Balpaese, quanto a spiegazioni e descrizioni) era, e/o forse è ancora, chissà perché, solo fuffa … o quantomeno è ricordato, e descritto quasi sempre in servizi e articoli cosiddetti redazionali pertanto scritti mediante sganciamento di danèe) eccomi, dopo i citati 4gg e all’incirca 2100 km, sulla a me cara Costa andalusa occidentale (quella, per intenderci, tra Tarifa e Ayamonte, al confine con il Portogallo, laddove l’attento viaggiatore vorrà sostare e visitare tante interessanti località costiere (all’interno: Medina Sidonia, Jerez de la Frontera, Arcos de la Frantera) che –da sudest a nordovest- passo a elencare, non senza chiedere venia se ne ho olvidada /dimenticata qualcuna: Zahara, Barbate (di cui al meraviglioso Atùn/Tonno beninteso Pinna Rossa), Vejer de la Frontera, Cadiz, El Puerto de Santa Maria, Chipiona, Sanlucar de Barrameda, il Coto de Doñana (quello della Romer¡a del Rocìo a Pentecoste) e infine Huelva.
Feliz Viaje, Buon Viaggio a chi vorrà rivivere la mia suesposta, bizzarra, ma divertente esperienza viaggiatoria (meno tragica senza quei 2 borsoni tennistici che mi hanno rotto le balle durante tutta la gita …).

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Leggi le prime due puntate:
1. “Tour vacanze di fine anno in Spagna
2. “Arcos de la Frontera una piacevole sorpresa

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