Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Le meraviglie dello Zingaro

La riserva dello Zingaro è una di quelle classiche mete nel descrivere le quali ci si può sdilinquire in immagini stucchevoli. Uno di quei casi in cui si potrebbero usare espressioni tipo “caleidoscopio di colori” o “bagno di luce”. Motivo in più per astenersi

Panorama aspro e caraibico allo stesso tempo
Panorama aspro e caraibico allo stesso tempo

Un panorama aspro e quasi montano che si getta in un mare caraibico punteggiato da spiagge bianche, questa è la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, che si stende tra Scopello e San Vito Lo Capo, nel Golfo di Castellammare. Bisogna andarci a maggio o giugno, oppure in pieno inverno. Fidatevi, è così. Il nome è dato dal fatto che lì c’è una caletta che si chiama Cala della Disa o Dello Zingaro.

Il paradiso a pochi chilometri da Palermo; questa è la definizione esatta del luogo. Paradiso non per modo di dire: piante e animali sono presenti in centinaia di specie, ma quando ci si arriva non si vede anima viva e il paesaggio pare quasi brullo. Niente di più lontano dalla realtà, perché affinando lo sguardo emerge la natura rigogliosa che popola la riserva.

Una vera vacanza “fai da te”

Uno splendido esemplare di Anemone Hortensis
Uno splendido esemplare di Anemone Hortensis

Al servizio del turista non c’è niente: non un bar non un locale non un negozio di souvenir. Ecco perché c’è tutto: che difetto sarebbe mai una mancanza di questo tipo?

È un pregio, semmai. Basta ricordare di portarsi da casa quanto serve, che corrisponde al minimo indispensabile. Questo è il luogo ideale per ricongiungersi con il concetto di essenzialità. Una bella essenzialità, quella di un’acqua limpida che si stende davanti a un’oasi di verde mediterraneo, che diventa un eccesso di bellezza.

La bellezza dello Zingaro ha ispirato la lotta che l’ha fatto diventare una riserva. Infatti qui nell’Ottanta doveva essere costruita una strada litoranea, ma l’idea di stendere l’asfalto su questa terra inorridì a tal punto i siciliani che, in seimila, marciarono per lei, per la sua libertà. Questa lunga marcia liberò per sempre lo Zingaro dallo spettro del cemento e lo consegnò selvaggio e seducente alla passionale Sicilia. (09/05/2011)

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Info: www.riservazingaro.it

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