Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Bolzano in bicicletta

Si può scegliere tra l’itinerario medievale, quello che segue i percorsi d’acqua o l’altro che costeggia gli edifici di archeologia industriale o di architettura fascista. Tanti modi di scoprire Bolzano sulle due ruote

Verso Castel Roncolo
Verso Castel Roncolo

Percorsi a tema da seguire in bici. 48 chilometri di piste ciclabili, sette mesi di noleggio di city-bike in vari punti della città: Bolzano invita tutti a lasciare l’auto e a muoversi sulle due ruote. Non è un caso per una città dove nel 2009 quasi il 30% degli abitanti ha usato la bicicletta come principale mezzo di trasporto. Le ciclabili toccano gli snodi principali di Bolzano, un vantaggio per i residenti ovviamente, ma anche per i visitatori di passaggio che possono scegliere di pedalare lungo numerosi percorsi. Tra gli itinerari più suggestivi c’è quello medievale: si parte da piazza Walther, dopo aver visitato il Duomo. Si passa per la pittoresca via dei Conciapelli, per poi procedere tra i distretti rurali che circondavano il borgo medievale di Bolzano, come la piazza della Dogana, l’antica Zollstange, che deve il suo nome alla presenza del dazio cittadino. Oltre il fiume Talvera, si scorge l’aggregato dove sorgevano i duecenteschi Castel Klebenstein e Castel Rendelstein. Arroccate sul pendio ci sono le rovine di Castel Rafenstein costruito agli inizi del Duecento dal Vescovo di Trento Federico di Vanga. E ancora, i castelli che presidiavano l’imbocco della gola di Sarentino, il monumentale Castel Roncolo che, tra l’altro, ospita fino a gennaio 2010 la mostra “Homo Sedens”, dedicata alla storia della sedia.

Tra antichi palazzi

Bolzano in bicicletta

Tra i percorsi storici c’è quello che apre le porte del Settecento, tra palazzi e monumenti neoclassici; chi ama la fine dell’Ottocento, può seguire la pista dell’era dell’industrializzazione che svela edifici di archeologia industriale. Pedalando verso il 1930, si possono osservare, sul percorso dedicato all’architettura fascista, gli austeri palazzi dell’epoca. Per non dimenticare la storia, l’itinerario che porta a scoprire gli anni della II Guerra Mondiale è molto interessante. Da ricordare sono i tradizionali appuntamenti con gli eventi dedicati ai ciclisti: il giro cicloturistico delle Dolomiti dal 1 al 7 agosto, con diverse centinaia di ospiti provenienti da tutta Europa e “Bolzano in Bici” il 18 settembre. (24/06/10)

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Per informazioni

Azienda di soggiorno e turismo Bolzano

tel. 0471/307000 – www.bolzano-bozen.it

Fontane e ponti

Fahrradbrücke
Fahrradbrücke

Un altro itinerario è quello che segue i percorsi dell’acqua. Il tragitto inizia sempre da piazza Walther, dove si trova la fontana di Walther von der Vogelweide. Percorrendo via Alto Adige si incrocia la fontana spiraliforme che alimenta la facciata dell’ingresso del Parking Bolzano Centro e, accanto al nuovo teatro comunale, l’imponente fontana in acciaio di Giuseppe Toniolo del 2003; si raggiunge Ponte Loreto, il primo e più importante ponte della città, documentato fin dal 1203; poco lontano, è possibile osservare la confluenza del Talvera nell’Isarco e scorgere Ponte Druso, terzo grande ponte per importanza storica, costruito nel 1931.

Percorrendo questo itinerario si arriva nei pressi di via Santa Geltrude: qui c’era una fonte miracolosa, legata al culto delle sorgenti e qui fu costruita anche una cappella medievale in onore di Santa Geltrude, una fontana in pietra di tre secoli fa e un moderno rilievo raffigurante la Santa che testimoniano l’antica frequentazione della sorgente da parte dei cittadini e dei viaggiatori. Pedalando si raggiunge anche la piazzetta di San Vigilio, un anfiteatro dove si erge la Fontana Chimera creata da Cristina Vignocchi, composta da una grande vasca ellittica. In piazza Gries, la sorpresa è tra i vigenti e i condomini di vicolo Wenter, dove si trova il Draxlmühle, un importante mulino circondato da altri minori, alimentati dalle rogge derivanti dal Grieser-Mühlbach, di cui si serviva anche l’abbazia Muri e dentro la quale si conserva uno dei pochi pozzi della città.

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