Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Campane del Tirolo

Una fabbrica storica di Innsbruck, passata dai cannoni dei tempi di guerra al vero e riconosciuto simbolo di pace: le campane

Liberazione della campana
Liberazione della campana

La terza e ultima fase è la costruzione del mantello, l’ultimo strato di argilla che, al suo interno, prende la forma delle immagini. Una volta seccata l’argilla, il mantello è sollevato e la falsa campana viene delicatamente rimossa. Un ‘ultima controllata che tutto sia in ordine e il mantello viene nuovamente calato. Abbiamo così: il nocciolo, una cavità (quella che era la falsa campana) e uno strato esterno (il mantello). A questo punto si applica sopra lo stampo della corona che serve per appendere la campana e si procede alla fusione. La lega di bronzo è scaldata a 1.150°C e ci vogliono 14 ore per portare il forno in temperatura. Una volta pronto il metallo si procede alla colata.

Chiamerà in raccolta i fedeli

La colata
La colata

La fusione di una campana è un momento di festa e sacro. Tradizionalmente vi assiste il parroco della chiesa committente o, in mancanza di costui, un altro sacerdote. Dopo una preghiera e la benedizione, il maestro fonditore dedica il suo lavoro all’Eterno. “In nome di Dio!”, esclama e il metallo fuso è versato man mano, dapprima in un recipiente con un becco che permette agli operai far colare nello stampo il metallo lentamente, per non formare bolle d’aria. La fonderia non è particolarmente luminosa e il metallo incandescente manda un bagliore rosso-arancione mentre si ode un cupo gorgoglio. È l’esperienza del maestro fonditore a riconoscere quando lo stampo è pieno. A questo punto, si arresta la colata e il metallo rimasto viene versato in stampi nei quali, raffreddandosi e solidificandosi, sarà pronto per essere utilizzato nella prossima fusione.
A questo punto, secondo un’antica tradizione il maestro fonditore festeggia il lavoro svolto con uno o più giri di grappa offerta a tutti i presenti. Ora non rimane che aspettare che la campana si solidifichi. Dopo più o meno quattro giorni il metallo si è raffreddato e si può così liberare la campana dal mantello. Una volta controllata la fusione che non ci siano imperfezioni, la campana è pulita e lucidata con acqua e sabbia. L’ultima fase è l’intonazione.
Una campana è per prima cosa uno strumento musicale e il suono deve essere preciso. Altro che “Stonato come una campana“! Anche se questo modo di dire, che esiste solo in italiano, ha un fondo di verità perché nel nostro Paese si privilegia la “bellezza” del suono rispetto all’intonazione che, talvolta, è alquanto imprecisa. Da Grassmayr, invece, una volta fusa la campana gli interventi per correggerne l’intonazione possono arrivare al massimo a 1/32mo di tono. Altrimenti non rimane che rifondere tutto e ricominciare da capo. Purtroppo.

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